Verifica se il tuo impianto elettrico aziendale è a norma: scopri gli 11 requisiti indispensabili (ed elimina i rischi dovuti a malfunzionamenti)

La sicurezza dei tuoi collaboratori è importantissima. Grazie a questo articolo potrai capire se il tuo impianto necessita di manutenzione.

Ciao, sono Vittorio Fontana di Fontana & Ruffin Srl e faccio manutenzione di impianti elettrici a Vicenza dal 1974.

Ho deciso di scrivere questo articolo perché ritengo sia indispensabile avere un impianto aziendale a norma e assicurarsi una manutenzione impeccabile.

La sicurezza dei tuoi collaboratori è molto importante, perché un singolo malfunzionamento dell’impianto rischia di provocare qualche incidente (e nella peggiore delle ipotesi anche qualche vittima).

Basta dare un’occhiata online per riscontrare l’altissimo numero di incidenti per “cause elettriche” che avvengono ogni anno.

⇒ PREVENIRE è meglio che curare, sempre!

In questo articolo troverai gli 11 requisiti più importanti che deve avere il tuo impianto elettrico aziendale per essere a norma.

Rendi il tuo impianto aziendale a norma: ecco gli 11 requisiti che deve avere per scongiurare possibili incidenti.

Sentire un parere professionale è sempre l’opzione migliore, tuttavia puoi capire se il tuo impianto necessita di manutenzione in base a questi 11 requisiti (se non li ha tutti o se non ne sei sicuro ti consiglio di chiamare un esperto).

#1. Deve avere il salvavita o differenziale.

Ti assicuro che non è scontato, specialmente se l’impianto è datato e l’edificio in cui si trova l’azienda è relativamente vecchio.

#2. Le prese e gli interruttori devono avere gli alveoli protetti.

Significa che le placche e i supporti devono essere in plastica e non in metallo.

Se l’edificio della tua azienda è particolarmente datato è molto facile che le placche siano ancora in metallo (e vanno sostituite quanto prima).

#3. I cavi e i fili devono essere antifiamma.

Anche in questo caso se l’edificio non è di recente costruzione (o ristrutturazione totale) è verosimile che i cavi e i fili non siano antifiamma.

⇒ Rischio di incendio elevato!

#4. Deve esserci la sezione dei cavi, il circuito luce e il circuito FM.

Tra tutti questi è forse l’aspetto più tecnico e difficile da verificare senza competenze.

Ad ogni modo il circuito luce deve avere un diametro minimo di 1,5mm2 , mentre il circuito Fm 2,5mm2.

#5. Deve essere presente la messa a terra.

Tante persone sono convinte di avere la messa a terra, eppure è una certezza spesso ingannevole.

Inoltre è importante che vengano fatti controlli periodici.

#6. Devono esserci le giunzioni sulle scatole di derivazione.

Se è presente il nastro è un problema, perché aumentano i rischi di malfunzionamento. 

Serve infatti che siano presenti i morsetti.

#7. Se la tua azienda è in un condominio deve avere una protezione singola nel contatore, indipendente dagli altri appartamenti.

Se il tuo contatore non ha una protezione individuale corri il rischio che il cortocircuito si verifichi in tutto il condominio.

#8. Se c’è un’autorimessa o una cantina deve essere presente un interruttore di protezione a parte che esula dall’ambiente principale della tua azienda.

È fondamentale che sia presente un altro interruttore di protezione nella cantina o autorimessa (se ci sono).

#9. Se la tua azienda ha dipendenti, devi prevedere delle lampade di emergenza.

Le classiche lampade per le emergenze sono un requisito indispensabili per la sicurezza dei tuoi collaboratori.

#10. Se la potenza del tuo impianto supera i 6 Kw, il progetto deve essere redatto da un professionista abilitato.

Quando si superano tali potenze energetiche è importante che l’impianto non sia affidato a una persona qualsiasi, ma a un professionista certificato.

#10. Normative ad hoc in base alla tipologia di azienda.

Ti faccio un esempio.

Un’azienda che lavora il legno deve rispettare delle normative diverse rispetto a un’azienda che produce gas (o di un ufficio di professionisti).

#11. Se la tua azienda supera le medie dimensioni (standard), entrano in vigore esigenze particolari.

I precedenti requisiti valgono per un’azienda standard. Se la tua azienda esce da questo standard è necessario fare una consulenza specifica per analizzare correttamente le esigenze particolari.

⇒ ATTENZIONE! Tieni ben presente questi 11 requisiti, perché sono indispensabili per avere un impianto aziendale a norma e impedire che si verifichino incidenti. 

Mi auguro di averti aiutato a capire se il tuo impianto è a norma, ma ora arriva l’aspetto più importante: scegliere a chi affidare la manutenzione.

Ti sconsiglio di puntare tutto sul servizio più economico, perché solitamente offre bassi standard qualitativi e nasconde diverse insidie (es. Problematiche insorte, nuovi costi aggiuntivi non preventivati, etc.).

Rivolgiti invece a un’azienda certificata che sia in grado di garantirti professionalità e qualità.

Questi sono proprio i due valori su cui ho fondato il mio servizio Impianto Sicuro, che ti aiuta a mettere a norma il tuo impianto aziendale con garanzia certificata.

Vuoi sapere cos’è? Allora prosegui nella lettura.

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Impianto Sicuro è il servizio dedicato a tutte le aziende che vogliono mettere a norma l’impianto elettrico con una garanzia in più.

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Ammetto che l’idea di rifare l’impianto aziendale possa spaventare molte persone, tuttavia Fontana & Ruffin ti fornisce diversi vantaggi e ti assicura un lavoro svolto con la massima professionalità:

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  3. Assistenza su ogni tuo dubbio prima, durante e dopo l’intervento.
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  6. Certificazioni a prova delle nostre competenze.
  7. Certezza di avere un impianto a norma.

Fontana & Ruffin è sinonimo di qualità.

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Alla tua sicurezza,

Vittorio Fontana di Fontana & Ruffin Srl,

Impianti elettrici dal 1974.

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